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Centro Eventi « Il Maggiore », Verbania (Italia)
Dettagli progetto:
- Località Verbania, Italia
- Architetti GRUPPO STONES - ARCH. S.ARROYO, ARCH. G.MARZORATI, ARCH.F. BIANCHETTI
- Tecnica Aggraffatura angolare
- Finitura QUARTZ-ZINC
- Tipo di applicazione Facciata, Copertura
- Installatore/i Monetti
- Copyright pier mario ruggeri;vmzinc
Pietre abitate
A pochi chilometri dai confini con la Svizzera, Verbania coltiva la via di mezzo a cui la destina la sua posizione fra Piemonte e Lombardia, fra mondo urbano e paesaggio naturale, distesa d’acqua e montagna, lago e fiume. Una duplice natura che non facilita il compito dell’architetto chiamato a intervenirvi: quale elemento del contesto considerare per realizzare il progetto? Invitati a partecipare al bando per la costruzione di un centro polifunzionale in riva al lago, su uno degli ultimi terreni naturali della città, gli architetti di Stones Group (mai nome fu più appropriato) non hanno avuto la minima esitazione. Si sono ispirati alle pietre che si trovano in riva al lago e alla foce del fiume San Bernardino, che lambisce una parte dell’area. Il risultato è un edificio paesaggio, un’opera più scultorea che architettonica, composta da quattro sassi monumentali collegati da un parallelepipedo panoramico sul Lago Maggiore.
Realizzato in cemento, l’imponente complesso risponde a una logica ortogonale. Una struttura fatta di archi in legno lamellare permette di ottenere la volumetria arrotondata che conferisce tutta la sua forza al progetto. Questi archi dalla forma variabile sono poggiati e fissati ai setti di cemento delle sale e degli uffici tramite contraffissi, sorta di puntelli inclinati, anch’essi in legno lamellare. Questa magnifica struttura protetta dalla sua pelle di zinco prepatinato QUARTZ-ZINC ® presenta uno spazio abbastanza ampio da accogliere un teatro, un cinema, uffici, un bar- ristorante e sale per conferenze. L’involucro metallico è stato realizzato con cura utilizzando la tecnica della doppia aggraffatura: lunghi pannelli a bordi paralleli o trapezoidali che permettono di gestire al meglio la doppia curvatura. Nelle aree in cui era necessario praticare aperture per l’illuminazione naturale o per l’aerazione, è stato impiegato lo stesso zinco prepatinato, ma in lamiera stirata. L’unitarietà del materiale preserva così l’integrità di questi “sassi” grandiosi, che gli architetti immaginano come il punto di partenza di un nuovo percorso in riva al lago.
Parti integranti del progetto, le gradinate e gli interventi sul paesaggio invitano a riqualificare l’area intorno al centro eventi, per offrire al Lago Maggiore uno spazio degno di tale nome!